In occasione della Giornata mondiale dell’acqua che si celebra il 22 marzo, la Casa della Carità dedica una settimana a questo tema.
L’acqua è connessa al tema della cura e alla cultura dell’accoglienza e dei diritti. La Casa della Carità ne ha esperienza quotidiana.
Per questo, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo, dedichiamo un’intera settimana al tema dell’acqua come bene pubblico da difendere e valorizzare.
Inoltre siamo alla vigilia di un anniversario importante. A giugno saranno trascorsi 10 anni dal referendum sull’acqua, che ha visto la partecipazione di 27 milioni di cittadini che si sono espressi per difendere una gestione pubblica dell’acqua. Una volontà popolare che è rimasta del tutto inascoltata.
La Giornata Mondiale dell’Acqua ci invita a riflettere
sul valore di questo meraviglioso e insostituibile dono di Dio.
Per noi credenti, “sorella acqua” non è una merce: è un simbolo universale ed è fonte di vita e di salute.
Troppi fratelli, tanti, tanti fratelli e sorelle hanno accesso a poca acqua e magari inquinata! È necessario assicurare a tutti acqua potabile e servizi igienici. Ringrazio e incoraggio quanti, con diverse professionalità e responsabilità, lavorano per questo scopo così importante. Penso per esempio all’Università dell’Acqua, nella mia patria, a coloro che lavorano per portarla avanti e per far capire l’importanza dell’acqua. Grazie tante a voi argentini che lavorate in questa Università dell’Acqua
Papa Francesco, messaggio per la Giornata mondiale dell’acqua 2021.
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Il messaggio di don Virginio
Parlare di acqua significa per me risvegliare un senso di solidarietà, di presa in cura del mondo e della qualità di vita di tutte le persone, a partire da quelle più bisognose e più fragili.
L’impegno per questo bene comune riguarda le relazioni più vicine così come le relazioni più lontane, che hanno a che fare con i rapporti sociali, politici ed economici. Ad ogni livello al quale ci poniamo, la sostanza non cambia: la cura e la difesa di un bene pubblico costituiscono le fondamenta del nostro vivere insieme.
Immagini e parole dalla Casa della Carità
L’acqua per i nostri ospiti
Molti nostri ospiti hanno raggiunto il nostro Paese attraversando l’acqua del Mar Mediterraneo. L’acqua è ciò che li ha condotti altrove. Per altri, l’acqua è il ricordo dei monsoni o della stagione delle piogge. L’acqua è stata un elemento di paura nelle loro vite, ma anche di gioia. Abbiamo raccolto qui le voci e i pensieri di alcuni di loro.
I ragazzi accolti a Casa Francesco hanno esperienze abbastanza negative con l’acqua: c’è chi parla dei monsoni in Bangladesh e chi racconta del mare e della traversata fatta per arrivare in Italia. Fortunatamente, nella nostra esperienza l’acqua ha anche una connotazione di allegria e spensieratezza!
Quando ero piccola, avevo circa 6 anni, mi trovavo a casa con mia mamma ad Asmara e ricordo di essere tornata a casa profondamente assetata. Sono subito corsa in cucina a bere dal rubinetto ed ho provato una bellissima sensazione.
Asmaret, Eritrea.
I consigli di lettura, e non solo, della Biblioteca del Confine
La Biblioteca del Confine propone romanzi, storie in rima, saggi e graphic novel per ricordare, riflettere e viaggiare alla riscoperta dell’acqua come bene primario per la nostra sopravvivenza individuale e collettiva. Perdiamoci insieme tra storie incredibili nella Virginia delle piantagioni, nel ciclo della vita di una gocciolina di acqua, nella profondità del pensiero antropologico, nelle grotte in fondo al mare, nel blu dell’Oceano. Per non dimenticare di cosa siamo fatti e di cosa abbiamo bisogno per vivere, tutti.
Incontri e racconti
In occasione della giornata dell’acqua, abbiamo incontrato Ciro Di Guida ed Emilio Molinari.
Ciro è il responsabile del servizio Docce della Casa della Carità e ci ha raccontato la storia di Andrei, spiegando che l’acqua è vitale per le persone senza dimora.
Emilio, vicepresidente dell’Associazione Laudato si’, è tra i fondatori del movimento dell’acqua in Italia e ha contribuito fattivamente alla riuscita del referendum del 2011.
Ciro Di Guida
Emilio Molinari
Milano città d’acqua
In questa sezione mostriamo alcune foto di archivio, che mettono in evidenza la vitale e multiforme presenza dell’acqua nell’esperienza degli abitanti di Milano e in particolare via Padova e il quartiere Crescenzago, dove ha sede la Casa della Carità.
Fino ai primi del Novecento – quando iniziò a coprire i suoi navigli – Milano si caratterizzava come città d’acqua e, con la sua darsena, era il decimo porto più trafficato d’Italia.
Le foto sono tratte dal libro fotografico Via Padova e dintorni. Identità e storia di una periferia milanese edito dall’associazione Amici del Parco Trotter Onlus. Per averle condivise, ringraziamo Dino Barra, che insieme a Uliano Lucas, Matteo Speroni e Giorgio Calabria è tra i curatori del libro.
Souquaderni, un’anticipazione
Il tema dell’acqua sarà protagonista del numero di aprile di SouQuaderni, la rivista online del Centro Studi SOUQ della Casa della Carità.
Sarà un numero molto ricco, con interventi di: Paolo Branca, Elena Lea Bartolini, Daniela Padoan, Mauro Van Aken, don Luigi Verdi e altri ancora in arrivo.
Vi anticipiamo una parte dell’intervento di Emilio Molinari, intitolato: “Acqua. 10 anni dal Referendum. Tre Capitoli sulla Mercificazione della Vita”.
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La foto di apertura è di Fabiola D’Alessandro, volontaria della Casa della Carità.