Giovedì 21 ottobre 2021
«Certo, a volte sentiamo la mancanza del nostro paese e delle nostre famiglie rimaste in Afghanistan. Ma siamo felici di essere qui e grati dell’accoglienza ricevuta. Adesso vogliamo guardare al futuro e continuare il nostro percorso di vita in questa città».
Lo hanno detto alcuni dei profughi afghani ospitati dal progetto di accoglienza che la Casa della Carità sta portando avanti con la cooperativa Proges e CasAmica onlus, rispondendo alle domande del Prefetto di Milano Renato Saccone.
Lo scorso giovedì 21 ottobre, infatti, il Prefetto ha incontrato le famiglie afghane, nel corso di una visita agli appartamenti messi a disposizione da Proges, dove al momento alloggiano 4 nuclei, per un totale di 14 persone.
L’incontro ha rappresentato anche un’importante occasione per dialogare con gli ospiti sul percorso di inclusione sociale intrapreso (dai documenti all’apprendimento dell’italiano), sui loro bisogni e sui loro desideri per il futuro in Italia.
«La visita del Prefetto ci ha fatto molto piacere. Soprattutto è stato molto significativo l’incontro con gli ospiti afghani, con i quali si è instaurato un bel dialogo», ha detto il presidente della Casa della Carità, don Virginio Colmegna.
Che ha aggiunto: «Il prefetto si è anche informato sulla situazione attuale in Afghanistan che, hanno riferito gli ospiti, è drammatica. Per questo torniamo a ribadire che l’Italia e l’Europa non devono dimenticare chi non ha potuto lasciare il paese e gli afghani che da mesi, se non anni, sono bloccati sulla rotta balcanica. Anche a loro dobbiamo offrire ospitalità e protezione».