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Oggi leggo da protagonista con i Wu Ming

Nell’ambito del progetto “Oggi leggo da protagonista”, promosso dalla Biblioteca del Confine, gli alunni del circolo didattico “G.B. Perasso” hanno incontrato alcuni autori del collettivo Wu Ming.

Anche per l’anno scolastico 2016/2017, la Biblioteca del Confine della Casa della carità promuove, in collaborazione con il circolo didattico “G. B. Perasso”, il progetto di avvicinamento alla lettura e di promozione delle attività della biblioteca intitolato “Oggi leggo da protagonista

Nato nel 2012, il progetto è pensato appositamente per le scuole con un’elevata presenza di bambini stranieri, con l’obiettivo di favorire il multiculturalismo e la pluralità linguistica e contribuire al lavoro che gli insegnanti svolgono quotidianamente a scuola per fare della diversità culturale una risorsa. A essere coinvolte sono le classi seconde, terze e quarte delle scuole elementari di via San Mamete e via Bottego, con le quali vengono realizzate attività diverse a seconda della fascia d’età.

Bibliotecari per un giorno

Agli alunni delle seconde, ad esempio, è proposta la scoperta del mondo delle biblioteche e del loro funzionamento attraverso giochi e laboratori che li fanno diventare “bibliotecari per un giorno”. Alle classi quarte, invece, viene presentato lo “scaffale intercultura” delle biblioteche scolatische, dove sono ospitati libri in lingua straniera, libri bilingue e libri dal forte valore interculturale. 

Una delle mappe realizzate dai bambini di Oggi leggo da protagonista

Un lavoro più articolato è poi quello dedicato alle terze, che è suddiviso in tre fasi. Per prima cosa le classi fanno visita alla Casa della Carità e alla sua biblioteca dove i bambini hanno la possibilità di conoscere meglio il lavoro del bibliotecario. Nella seconda fase, i bambini vengono introdotti alla lettura di un libro: per l’edizione di quest’anno si tratta di Cantalamappa” del collettivo bolognese Wu Ming, il cui tema principale è la scoperta del mondo e della sua varietà attraverso il viaggio in luoghi reali o immaginari. Infine, gli alunni hanno incontrato alcuni autori del libro, ai quali hanno presentato il risultato dei laboratori pratici che si sono svolti a scuola a partire dalla lettura di “Cantalamappa”: ogni bambino ha costruito il suo librone dei viaggi, che tra le altre cose contiene la mappa del luogo ideale in cui vorrebbero vivere. 

Interesse per il mondo e spazi per esprimersi

«Da un lato abbiamo voluto suscitare l’interesse per il mondo e la sua diversità; dall’altro volevamo lasciare uno spazio espressivo a quei bambini che portano l’esperienza di una cultura diversa, perché loro stessi o i loro genitori hanno alle spalle una storia di immigrazione», ha raccontato Alessandro Coerezza, operatore della Biblioteca del Confine che ha lavorato insieme alla mediatrice culturale Isabel Pogany a stretto contatto con le insegnanti, il cui contributo è sempre fondamentale per la buona riuscita del progetto, che ogni anno accolgono con piacere.

Nel proporre questo laboratorio ai bambini, è stato lasciato libero spazio alla loro fantasia, chiedendogli di immaginare come avrebbero trasformato la città, per farla diventare il loro luogo ideale. 

Una delle mappe realizzate dai bambini di Oggi leggo da protagonista

«Tanti hanno rappresentato il Paese d’origine o i luoghi delle vacanze, altri hanno disegnato delle città in cui vorrebbero andare, mentre altri ancora hanno immaginato dei luoghi fantastici, che hanno per esempio chiamato Dolcettistan, Unicornia, Giunglalandia, Incantia, Mondo senza gravità», ha detto ancora Alessandro, che ha inoltre spiegato come questo lavoro manuale abbia aiutato a coinvolgere anche i bambini che hanno qualche difficoltà in più con l’italiano.

«I bambini sono stati sorprendenti»

«La presentazione di questo libro con i bambini funziona solo se precedentemente è stato fatto con loro un lavoro di accompagnamento alla lettura, e in questo caso devo dire che le insegnanti insieme agli operatori hanno fatto un lavoro molto ricco e meticoloso. I bambini sono stati sorprendenti, e non mi era mai successo che fossero così preparati», ha commentato Federico, alias Wu Ming 4, che mercoledì 14 dicembre ha incontrato i piccoli alunni.

Bambine e bambini gli hanno mostrato le loro mappe, a proposito delle quali ha detto: «C’è stata un’equa suddivisione tra i paesi reali e quelli immaginari, che coglie in pieno lo spirito di Cantalamappa. Ho trovato poi curioso che tra i luoghi reali i bambini abbiamo rappresentato città come New York, Parigi o Hollywood, dove loro non sono mai stati ma che vorrebbero visitare e quindi ci vanno con la fantasia».

«Mi è molto piaciuta l’idea di mettere nelle mani dei bambini il librone dei viaggi di Cantalamappa e vedere cosa saltava fuori, facendogli disegnare i loro luoghi ideali. È stato interessante anche vedere gli elementi che i bambini hanno inserito: se ci sono strade, quasi mai sono percorse da auto. Spesso sono rappresentati il mare o gli alberi; alcuni hanno descritto i luoghi di provenienza o quelli di vacanza, in cui hanno rappresentato anche le relazioni che lì risiedono quindi i nonni, gli zii, i cuginetti…», è stato invece il commento di Giovanni o Wu Ming 2, che ha incontrato gli alunni il giorno successivo.

«Tutte le volte che si incontrano i bambini si riceve da loro un grandissimo stimolo a scrivere altre storie come questa», ha aggiunto.


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