Nei giorni scorsi i lavoratori e le lavoratrici di Comunità Progetto Sud di don Giacomo Panizza, con cui la Casa collabora nell’associazione Prima la comunità, hanno subito atti intimidatori.
La Casa della Carità, con il suo presidente don Virginio Colmegna, esprime vicinanza e solidarietà a don Giacomo Panizza e ai lavoratori e alle lavoratrici della Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme, che la scorsa settimana hanno subito atti intimidatori.
Negli ultimi sette giorni, infatti, alcune persone che operano nel bene confiscato di via dei Bizantini a Lamezia Terme hanno trovato le gomme delle loro auto squarciate all’uscita dal lavoro.
«Sono molto vicino a Comunità Progetto Sud e a don Giacomo, con cui ho condiviso negli anni molte esperienze, dalla nascita del CNCA a, ultima in ordine di tempo, quella di Prima la comunità. Sono legato a lui da una lunga amicizia e nutro nei suoi confronti una stima profonda, per la sua scelta di essere protagonista, con questo progetto, di un coraggioso percorso di legalità in una terra difficile», afferma in proposito don Colmegna.
Che aggiunge: «Questi atti intimidatori, che arrivano peraltro mentre ci avviciniamo al 21 marzo, Giornata nazionale in memoria delle vittime delle mafie, sono particolarmente odiosi, perché hanno preso di mira lavoratori e lavoratrici che ogni giorno sono accanto ai più fragili: persone con disabilità, persone con dipendenze e migranti».
E conclude: «Sono sicuro che don Giacomo e tutti i membri della sua comunità non si lasceranno intimidire e continueranno a lavorare per portare avanti i valori della solidarietà e della legalità».
L’immagine di apertura è tratta dal sito di Comunità Progetto Sud.