La Casa della Carità aderisce al Movimento Europeo di Azione Non violenta, che per il prossimo 11 luglio promuove una missione di pace in Ucraina
La Casa della Carità aderisce a MEAN – Movimento Europeo di Azione Non violenta, un progetto di costruzione di pace e sostegno umanitario in Ucraina, avviato in Italia dalla rete “Per un nuovo welfare” e che ha tra i promotori l’Associazione Amici Casa della carità.
Perché la Casa aderisce a MEAN
La Casa della Carità ha fatto proprio un insegnamento del cardinal Martini: bisogna sempre capire cosa accade all’interno dei conflitti e riuscire a “stare nel mezzo“, per cogliere le contraddizioni e favorire percorsi di maturazione delle coscienze al fine di costruire ponti di pace.
Anche l’Associazione Amici Casa della carità si è mossa in questa direzione e, già dopo i primissimi giorni dell’invasione russa in Ucraina, si è chiesta cosa fare per dare segnali di pace e lavorare alla cessazione di ogni forma di violenza.
Insieme abbiamo allargato la riflessione alle realtà delle Reti della carità e il confronto è proseguito con diversi incontri cui ha partecipato, tra gli altri, anche il cardinale Matteo Zuppi, che nel frattempo è stato nominato nuovo presidente della CEI.
Tra i contatti avuti c’è stato anche quello con la rete nazionale “Per un nuovo welfare“, cui Amici aderisce dal 2020, con la quale ci siamo messi a ragionare sulla fattibilità di un’iniziativa di mobilitazione. Sono così nati il “MEAN-Movimento europeo di azione non violenta” e la “Marcia non violenta” del prossimo 11 luglio a Kiev, a cui anche la Casa della Carità e diverse realtà di Reti della carità hanno aderito.
«Per noi si tratta di dare seguito a quella vocazione dello “stare nel mezzo” delle situazioni di conflitto, che da sempre ha contraddistinto la nostra storia. Non è solo un’azione simbolica, ma anche un tentativo di costruire una relazione dialogante con la società civile ucraina. Andare a Kiev significa per noi porre al centro la questione del dialogo e non quella della vittoria. Ci mettiamo fisicamente in cammino da persone che non hanno altro linguaggio se non quello della pace e del dialogo», afferma don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità.
Organizzazione del viaggio
9 luglio
ore 13: partenza in pullman da Milano
10 luglio
raduno a Medyka* (confine Polonia-Ucraina)
attraversamento della frontiera (a piedi)
viaggio per Kiev con i mezzi della società civile ucraina
11 luglio
manifestazione non violenta a Kiev
12 luglio
ripartenza per Medyka
attraversamento della frontiera
proseguimento del viaggio in pullman verso Milano
* Raccordo con chi sarà arrivato a Cracovia in aereo
Ci sono ancora dei posti disponibili per il viaggio in pullman da Milano. Chi fosse interessato a partecipare può trovare tutte le informazioni sull’iniziativa e dare la propria adesione compilando il form sul sito: www.projectmean.it