Angelo Abriani
Chi era il benefattore che, con il suo lascito, ha consentito la nascita della nostra Fondazione
Impossibile non vederla, entrando in via Brambilla da via Adriano, la grande scritta in campo rosso Casa della Carità “Angelo Abriani”. Sta lassù, all’altezza del terzo piano, sulla parete dell’ex scuola che dal 2004 ospita la Casa, come un faro per chi cerca aiuto, ospitalità, accoglienza.
Ma perché quel nome, Angelo Abriani? Il motivo è presto detto: è lui, veronese di nascita, milanese d’adozione, morto nel 1997 a 98 anni senza figli né eredi, ad aver lasciato all’Arcidiocesi di Milano per l’aiuto ai più poveri tutti i suoi beni, stimati in alcune decine di miliardi di vecchie lire. La somma dalla quale attinse nel 2002 il cardinale Carlo Maria Martini per dar vita alla nostra Fondazione.