Storie

Ospiti e volontari in gita per scoprirsi amici

Un gruppo di volontari si è messo a disposizione per organizzare delle uscite con i nostri ospiti.

Un’occasione per uscire dalla routine della quotidianità, ma anche un modo per fare gruppo e sentirsi “più cittadini”. Questo rappresentano per i nostri ospiti le gite che, a partire dallo scorso anno, sono periodicamente organizzate dai volontari della Casa della carità. 

A promuovere l’iniziativa è stato proprio uno di loro, Matteo Vischioni: «Durante la mia attività di volontariato – ha spiegato – ho conosciuto bene alcuni ospiti e siamo diventati amici. Con loro, a piccoli gruppi, abbiamo fatto delle uscite che sono state molto apprezzate. Vista l’esperienza positiva, la presidente dell’Associazione Volontari della Casa Matilde Brockhaus ha proposto di farla diventare una vera e propria attività».

E così, è stato coinvolto un gruppo di volontari, soprattutto giovani, che si sono messi a disposizione per organizzare queste gite e accompagnare gli ospiti. Lo scorso anno si sono svolte visite ad alcuni monumenti della città di Milano, oppure in giornata a Pavia o sul Lago di Como, mentre la scorsa estate un gruppo di ragazzi ospiti della Casa e della comunità per minori stranieri non accompagnati hanno trascorso tre giorni in campeggio in Val d’Aosta. 

Una bella atmosfera

«Durante le gite gli ospiti si divertono molto, chiacchierano, condividono; c’è una bella atmosfera. Tanti di loro non hanno mai visto nulla di diverso da Milano o dalla loro città di origine, quindi è tutto nuovo e molto emozionante. L’idea di essere dei turisti per un giorno, poi, dà loro una prospettiva diversa. È come se si sentissero più “cittadini”. Le cose funzionano e ci chiedono di rifare le uscite», commenta ancora Matteo.

Se solitamente sono i ragazzi e le ragazze più giovani a partecipare, l’ultima gita del 2016 ha invece coinvolto 10 ospiti italiani e stranieri dell’accoglienza uomini e accoglienza donne, che si sono recati a Bergamo accompagnati una volontaria e dall’operatrice Vanessa Caputo, che dice: «È stata una giornata bellissima! Abbiamo raggiunto Bergamo Alta con il treno e poi la funicolare e abbiamo fatto una passeggiata in centro guidati dalla nostra volontaria Martina che, avendo studiato lì, ci ha raccontato un sacco di cose sulla città».

Uscire dalla routine

Sempre Martina si è messa in contatto con il ristorante “Il Circolino” che ha offerto il pranzo a base di casoncelli, polenta taragna e funghi. E se i ragazzi africani e le ragazze cinesi erano inizialmente diffidenti verso i piatti bergamaschi, anche gli ospiti italiani, provenienti da Sicilia, Puglia e Marche, non erano da meno, ma dopo aver assaggiato le pietanze le hanno molto apprezzate. «Sono stati gentilissimi e ci hanno fatto sentire a casa. Siamo rimasti esterrefatti dalla bellezza del posto, dalla bontà del cibo e dalla disponibilità dei gestori, ai quali abbiamo portato in dono un libro di don Virginio, raccontando loro chi è e cosa fa la Casa della carità», racconta ancora Vanessa. 

Dopo il pranzo ancora il tempo di una visita alle bancarelle natalizie, alla Basilica Santa Maria Maggiore e al Duomo prima di riprendere il treno per tornare a Milano. «Gli ospiti erano felicissimi, perché hanno visto cose belle e hanno avuto un’occasione per uscire dalla routine e stare insieme in modo diverso», conclude l’operatrice.

E visto il successo, anche per il nuovo anno sono già in programma diverse uscite a partire da quella a Torino che si svolgerà in febbraio.

Photo by Max Nayman on Unsplash


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