Khadim, oggi operatore della Casa, ricorda quando, da ospite, ha partecipato alla Società di Lettura.
Sono state tante le valigie che Khadim ha dovuto fare e disfare nella sua vita, fino a che non è arrivato alla Casa della Carità, dove è stato accolto 12 anni fa.
Oggi Khadim ha 30 anni e alla Casa della Carità c’è ancora. Non è più ospite, ma un operatore: lavora infatti come OSS alla Fondazione.
Non deve più fare e disfare le valigie che finalmente, tolte le difficoltà del passato, può ora riempire di bei ricordi. Come quelli del periodo trascorso alla Casa. Tra questi bei ricordi c’è la partecipazione alla Società di Lettura, progetto della Biblioteca del Confine, che ha l’obiettivo di avvicinare ai libri e al piacere di leggere ragazzi e ragazze provenienti da contesti sociali e culturali differenti: gli ospiti della Fondazione, studentesse e studenti del Liceo Scientifico “Volta” di Milano e i giovani detenuti del carcere di San Vittore.
E a proposito di questo, racconta: «Sono passati un po’ di anni, ma ricordo che è stata un’esperienza molto bella, in cui dei ragazzi italiani liceali hanno aiutato noi stranieri a fare i primi passi con la lettura e a imparare meglio la lingua italiana. Questo progetto mi ha aiutato tantissimo, perché oltre ad aiutarci a migliorare le nostre capacità linguistiche, durante il progetto si sono creati molti legami tra ragazzi italiani e noi che eravamo qui ospiti alla Casa della Carità».
E aggiunge: «Grazie alla Società di Lettura ho mosso i primi passi con la letteratura italiana, perché all’epoca non avevo un livello d’italiano da poter capire tutte quello che leggevo, ma i ragazzi del liceo e ci aiutavano, non dico parola per parola, però quasi frase per frase per capire. Avevamo creato questi gruppetti e ogni gruppo di ragazzi doveva trattare alcuni capitoli del libro, quindi è stata molto bella e arricchente come iniziativa».
Insieme agli studenti, i giovani ospiti della Casa facevano anche attività sportive, altre attività culturali, come andare al cinema, e lì si sono creati dei legami di amicizia, alcuni anche molto solidi, che durano ancora.
Quell’anno, protagonista della Società di Lettura era stato il libro “Mare al mattino”, di Margaret Mazzantini. «Un bellissimo libro – dice Khadim – che racconta storie di migrazione e di questa ragazza che vede per la prima volta il mare e l’impatto che ha su di lei questa visione».