Graciela e Javier sono scappati dal Perù con il figlio più piccolo Santiago, lasciando il più grande, Victor, alle cure dei nonni. Finalmente oggi possono vivere tutti insieme.
Lo scorso anno vi avevamo raccontato la storia di Graciela e Javier, una coppia peruviana arrivata in Italia con uno dei due figli in cerca di una nuova vita, lontana dalle violenze sempre più diffuse nel paese. A Milano stavano rischiando di finire per strada, quando sono stati accolti alla Casa della Carità: Graciela e il figlio Santiago alla Tillanzia e Javier in via Brambilla.
Pur avendo trovato un luogo sicuro dove abitare, questo nucleo stava però vivendo una “doppia separazione”, che stava lacerando la famiglia e il rapporto di coppia. Da una parte, Graciela, Javier e Santiago non potevano vivere insieme, perché al momento della loro accoglienza tutti gli appartamenti della Casa della Carità erano occupati. Oltre a non poter vivere nello stesso posto, poi, Graciela e Javier erano partiti solo con il figlio più piccolo, progettando di far arrivare il figlio più grande, Victor, in un secondo momento, così che potesse finire la scuola media in Perù.
Con il passare del tempo, però, la distanza iniziava a pesare molto su Victor, che si sentiva messo da parte e diceva con insistenza di voler raggiungere i genitori: «Stava cadendo in una sorta di depressione, tanto che Graciela ha iniziato a organizzarsi in base al fuso orario per fare una videochiamata mentre lui faceva colazione, per far sì che iniziassero la giornata insieme», racconta Tiziana Scardilli, responsabile della Tillanzia.
Graciela ha fatto un grande lavoro, provando a compensare la lontananza con una presenza virtuale, facendo arrivare qualche soldo in più a Victor e cercando di fare da tramite tra i due figli. Victor, infatti, era anche molto geloso del fatto che il fratello fosse qui con i genitori, mentre lui era stato lasciato in Perù coi nonni.
Ma anche la relazione coniugale stava iniziando a essere complicata, con Graciela che sentiva tutto il carico della gestione dei figli – in presenza con Santiago e a distanza con Victor – pesare su di lei. «Un giorno mi ha raccontato che lei e il marito litigavano spesso e che sentiva il bisogno di tornare a vivere con lui, perché le cose non stavano andando bene. Il problema era che, pur avendo iniziato a risparmiare un po’ di soldi, non riuscivano a trovare una casa: essendo una famiglia straniera e con i prezzi di Milano, trovare un affitto era impossibile», spiega Tiziana.
Che aggiunge: «Loro sono proprio una bella famiglia, che è sempre stata unità prima di venire qui e che, nonostante tutto, funzionava. Sarebbe stato un peccato che il nucleo si disgregasse».
Vedendo la situazione, Tiziana e le altre operatrici della Tillanzia si sono mobilitate per far arrivare Victor al più presto e per trovare una casa, che è stata la cosa più difficile: «Ci siamo un po’ tutti attivati e, grazie alla disponibilità di un’altra associazione, abbiamo trovato un appartamento fuori Milano, con un affitto calmierato. Victor ha finito la scuola in anticipo ed è arrivato a Milano poco prima di Natale e finalmente questa bella famiglia è potuta tornare a vivere insieme dopo due lunghi anni».