Da sempre, la Casa della Carità si occupa dell’ospitalità di famiglie in emergenza abitativa, a cui viene data la possibilità di una vita diversa.
La Casa della Carità accoglie famiglie in emergenza abitativa, che sono ospitate in un Centro di Autonomia Abitativa (CAA), che comprende alcune casette prefabbricate situate all’interno della struttura della Casa, e nel Centro di Ospitalità Temporanea (COT) di via Novara.
Entrambi i centri sono convenzionati con il Comune di Milano.
Emergenza abitativa: a chi si rivolge
Le famiglie accolte sono accomunate da una situazione di homelessness a seguito di uno sfratto, perché non possono più sostenere il mutuo o l’affitto, perché non riescono ad accedere al mercato dell’alloggio o ancora perché vivono in insediamenti formali o informali.
Oltre all’emergenza abitativa, queste famiglie spesso portano con sé altre problematiche:
- povertà economica
- mancanza di lavoro
- marginalità socio-culturale
Un’attenzione particolare è dedicata all’empowerment femminile. L’esperienza maturata in questi anni ha infatti insegnato che le donne sono i principali soggetti da cui partire per il cambiamento e per il miglioramento. In molti casi, sono loro a essere più bisognose di riconoscere le proprie potenzialità e di metterle a frutto.
Un altro focus è sui minori, che sono sostenuti con progetti finalizzati non solo all’inserimento ma al successo scolastico e al proseguimento degli studi. In questo ambito, negli anni sono stati ottenuti risultati notevoli, con ragazzi che sono arrivati anche all’università.
“Il lavoro ha cambiato tutto, per me e per i miei figli. Adesso sono contenta, perché le persone mi guardano con rispetto”.
Mariana, ex ospite del Centro di Autonomia Abitativa

Ospitalità di famiglie in emergenza abitativa: il progetto
Al momento dell’accoglienza, con ogni famiglia vengono valutati bisogni, caratteristiche e capacità. Un’équipe multidisciplinare costruisce poi un progetto personalizzato per il raggiungimento dell’autonomia, puntando su:
- alfabetizzazione degli adulti
- formazione o riqualificazione professionale
- avviamento al lavoro
- tutela dei diritti di salute e cittadinanza
Al termine del progetto di accoglienza, queste famiglie possono avere accesso all’edilizia residenziale pubblica o ad altre forme di housing sociale, ma anche all’affitto o acquisto di un’abitazione sul mercato privato.
Centro di Autonomia Abitativa: il Villaggio Solidale
Il Centro di Autonomia Abitativa e il lavoro con le famiglie in emergenza nascono dall’esperienza del “Villaggio Solidale”, che la Casa della Carità e il CeAS – Centro Ambrosiano di Solidarietà hanno portato avanti, fin dal 2005, con numerose famiglie rom sgomberate da insediamenti formali e informali.
Con queste famiglie, la Fondazione ha sviluppato percorsi personalizzati con l’obiettivo dell’inclusione sociale, economica e abitativa. Oggi, il “Villaggio Solidale” è considerato una buona prassi, da replicare anche in altri contesti.
Scopri di più
Guarda il documentario “Rom e Sinti in Italia? Sail pe!”, di Marco Garofalo e Francesco Cusanno, che racconta l’esperienza del Villaggio Solidale, a 15 anni dalla sua nascita.