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La banda delle 3 emme a Oggi leggo da protagonista

Nell’ambito del progetto “Oggi leggo da protagonista”, promosso dalla Biblioteca del Confine, gli alunni del circolo didattico “G.B. Perasso” hanno incontrato Mario Sala, autore del libro “La banda delle 3 emme e i linguaggi segreti”.

Anche per l’anno scolastico 2018/2019, la Biblioteca del Confine della Casa della carità ha promosso, in collaborazione con il circolo didattico “G. B. Perasso”, il progetto di avvicinamento alla lettura e di promozione delle attività della biblioteca intitolato “Oggi leggo da protagonista“. 

Nato nel 2012, il progetto è pensato appositamente per le scuole con un’elevata presenza di bambini stranieri, con l’obiettivo di favorire il multiculturalismo e la pluralità linguistica e contribuire al lavoro che gli insegnanti svolgono quotidianamente a scuola per fare della diversità culturale una risorsa. A essere coinvolte sono state quest’anno le classi terze delle scuole elementari di via San Mamete e via Bottego.

Dalla scorsa estate, inoltre, il progetto si è aperto alla scuola dell’infanzia, inaugurando una collaborazione con l’istituto “De Curtis” di Quartiere Adriano, con letture promosse dai nostri operatori durante il centro estivo e una visita alla Biblioteca del Confine da parte dei bambini.

Una lingua inventata

A leggere da protagonisti, dicevamo, sono stati quest’anno i bambini delle terze, con un lavoro suddiviso in tre fasi. Per prima cosa le classi hanno fatto visita alla Casa della Carità e alla sua biblioteca, dove i bambini hanno avuto la possibilità di conoscere meglio il lavoro del bibliotecario. Nella seconda fase, i bambini sono stati introdotti alla lettura di un libro: per l’edizione 2018/2019 si è trattato di La banda delle 3 emme e i linguaggi segreti” di Mario Sala Gallini, autore e traduttore di libri per ragazzi oltre che attore teatrale.

Protagonisti del libro sono i piccoli Mascia, Mario e Muradif, la banda delle tre emme, che hanno inventato un modo per comunicare senza parlare. E intorno all’invenzione di un proprio linguaggio segreto si è sviluppato il laboratorio pratico che sempre accompagna l’attività di “Oggi leggo da protagonista“.

«I bambini – spiega l’operatore della Biblioteca Alessandro Coerezza – hanno costruito un diario scritto con la lingua che loro stessi hanno inventato. Nelle prime pagine abbiamo chiesto di raccontare di sé, del proprio compagno di banco, del loro cibo e del loro posto preferiti. Il resto sarà lasciato alla loro fantasia».

E dal momento che queste scuole hanno una forte presenza di bambini stranieri, è stata anche data la possibilità di esprimersi in una lingua diversa dall’italiano. «Il laboratorio è stato molto apprezzato dalle insegnanti, che ne hanno colto in valore inclusivo, sia per i bambini di origine straniera, che hanno potuto scrivere nella loro lingua madre colmando un po’ lo svantaggio linguistico, ma anche per quei bambini che hanno qualche difficoltà con la scrittura, perché hanno avuto il tempo di esprimersi con calma», aggiunge Alessandro.

«Veri e propri artisti»

Infine, venerdì 29 marzo, gli alunni hanno incontrato l’autore, al quale hanno presentato il loro diario segreto. «I bambini ci tenevano molto a farmi vedere i lavori che avevano realizzato e farmi conoscere gli alfabeti che hanno inventato o che sono andati a recuperare dal passato. Così, durante il nostro incontro, abbiamo dato ampio spazio a questo», ha detto Mario Sala.

«La cosa che più mi ha colpito – continua – è stato l’utilizzo, da parte di alcuni di loro – degli alfabeti delle lingue d’origine della propria famiglia, alcuni molto difficili come il cirillico o gli ideogrammi cinesi. Bisogna essere dei veri e propri artisti per riuscire a trascriverli». E conclude: «Utilizzare queste lingue permette di far emergere un mondo che altrimenti rimarrebbe confinato all’interno della famiglia. Per questi bambini è molto emozionante potersi esprimere nella lingua d’origine e i compagni sono molto curiosi e contenti di ascoltarli».


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