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L’attualità di Carlo Maria Martini

Ricorre lunedì 31 agosto il terzo anniversario della scomparsa del cardinale Carlo Maria Martini. Casa della carità, che proprio Martini ha voluto, lo ricorderà con una Messa celebrata da don Virginio Colmegna.

 “Facciamo in modo che si moltiplichino i piccoli luoghi di conoscenza, di condivisione, di ascolto, e a un certo punto da questi tanti piccoli luoghi nascerà una città”. Sono parole del cardinale Carlo Maria Martini, di cui il 31 agosto ricorrerà il terzo anniversario della scomparsa. In Casa della carità, lo ricorderemo durante la Messa di domenica a mezzogiorno, aperta a tutti. 

“Un grande maestro e pastore”

“Il cardinale Martini è stato un grande maestro e pastore – dice il presidente della Fondazione don Virginio Colmegna – e domenica lo ricorderemo con grande intensità e riconoscenza. Pregheremo insieme a lui, la cui presenza in Casa della carità, che lui stesso ha fortemente voluto e donato alla città di Milano, è ancora avvertita e radicata, e rinnovata anche dall’insegnamento di Papa Francesco”.

Nel solco della lezione di Martini, la Fondazione ha deciso di vivere questo momento guardando alla città nella quale vive la propria esperienza quotidiana. Per questo ha scelto di ristampare il testo “Paure e speranze di una città”, che riprende il discorso che il cardinale fece al Consiglio comunale di Milano, il 28 giugno 2002. 

Paure e speranze di una città

“Con uno sguardo positivo, propositivo e animati da uno spirito di condivisione, abbiamo voluto inviare questo piccolo libretto alla Giunta comunale di Milano, al presidente del Consiglio comunale e ai presidenti delle Commissioni, per ricordare che in quel discorso c’è un segnale di grande contemporaneità e attualità”, spiega don Colmegna. 

“Quelle del cardinale Martini al Consiglio comunale ci sembrano parole profetiche – dice ancora il presidente della Fondazione Casa della carità – che sintetizzano un’idea semplice ma impegnativa: ospitalità significa immaginare e ricostruire in continuazione una città ospitale, che era quella che lui chiamava «amicizia civica»”.

Nella foto in apertura: il Cardinale Carlo Maria Martini con don Virginio Colmegna durante una sua visita alla Casa della carità.


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