Don Colmegna: «Aderiamo a ResQ – People saving people, perché non possiamo dimenticare le decine e decine di persone che continuano a perdere la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo».
Anche la Casa della Carità aderisce a ResQ – People Saving People, il progetto per mettere in mare una nuova nave per le operazioni di ricerca e soccorso dei migranti.
«Nonostante siamo tutti, e giustamente, concentrati sul contrasto alla pandemia, non dobbiamo dimenticare che tutti gli altri problemi del mondo non sono d’un tratto spariti. Non dobbiamo dimenticare, per esempio, che decine e decine di persone continuano a perdere la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo e raggiungere l’Europa», spiega don Virginio Colmegna, presidente della Fondazione.
«In attesa che si rafforzino i corridoi umanitari e che si aprano nuovi canali di ingresso legale, come chiediamo con la proposta di legge di Ero Straniero, non possiamo essere indifferenti e voltarci dall’altra parte di fronte a queste tragiche morti: dobbiamo agire per salvare quante più vite possibile. Per questo, anche sollecitati dall’ultima enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”, la Casa della Carità aderisce con convinzione all’iniziativa di ResQ”, ha aggiunto il presidente della Fondazione di via Brambilla.