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I PROGETTI DELLA CASA PER I MINORI

Ai minori accolti presso le sue strutture, la Casa della Carità offre accoglienza e protezione e ne segue tanti altri sul territorio cittadino con progetti finalizzati all’inserimento e al successo scolastico.

Soltanto nel 2022 sono stati 1.330 i minori accolti dalla Casa della Carità nelle sue strutture. Sono bambine e bambini, ragazze e ragazzi che arrivano insieme alle loro famiglie, oppure solo con le loro mamme, che si trovano in situazioni difficili: senza lavoro, senza soldi, senza casa. A volte, arrivano perfino da soli, in fuga da paesi in guerra o in cerca di un futuro migliore.

A tutte e tutti loro, la Casa della Carità offre accoglienza e protezione in strutture come Casa Francesco, la Tillanzia o Casa Nido. Per ognuno sono adottate cure e attenzioni speciali, affinché possano innanzitutto riappropriarsi di un’infanzia e di un’adolescenza il più possibile normali.

Bambini e ragazzi sono anche sostenuti con progetti finalizzati all’inserimento, al successo scolastico e al proseguimento degli studi. E negli anni sono stati ottenuti risultati notevoli: lo raccontano storie come quella di Filip e Gianina, che sono arrivati senza nemmeno un paio di scarpe e ora vanno all’università.

Attraverso la sua Biblioteca del Confine e altri progetti territoriali, poi, la Casa propone iniziative culturali e di formazione dedicate a bambini e ragazzi che vivono in contesti di fragilità sociale e povertà educativa.

Casa Francesco: un porto sicuro per i minori stranieri non accompagnati

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Un gruppo di ragazzi accolti a Casa Francesco

Nel quartiere milanese di Ponte Lambro ha sede Casa Francesco, la risposta della Casa della Carità al fenomeno dei cosiddetti “minori stranieri non accompagnati”.

I giovani stranieri che arrivano in Italia da soli, senza genitori o altri adulti di riferimento sono oggi una delle categorie maggiormente vulnerabili, a rischio di esclusione sociale, discriminazioni, sfruttamento e devianza. Hanno un bagaglio di vita pesante alle spalle, costituito spesso da violenze, torture, schiavitù, privazioni e sono accomunati da esperienze di viaggio lunghe mesi, se non anni.

Educatrici ed educatori di Casa Francesco accompagnano questi ragazzi all’autonomia, sostenendoli in varie attività, dall’apprendimento della lingua all’inserimento scolastico e lavorativo. Sono sfide decisive per il loro futuro, che spesso, però, sono una vera corsa contro il tempo. Lo racconta l’équipe educativa di Casa Francesco: leggi l’articolo.

Casa Nido accoglie famiglie in un contesto amichevole

Luisa Casa Nido
Uno dei bimbi accolti a Casa Nido, pronto per il primo giorno di scuola

L’ospitalità di Casa Nido è rivolta a famiglie e nuclei mono-parentali in condizioni di precarietà socio-economica, che hanno alle spalle una storia di isolamento e di solitudine o che provengono da altre comunità e centri di accoglienza.

Alle persone accolte a Casa Nido è offerto un contesto affettuoso e amichevole, dove restare il tempo necessario per il recupero dell’autonomia. Con l’accompagnamento dalle operatrici, le mamme e i papà imparano a sviluppare le proprie risorse personali e genitoriali, partendo dalle piccole cose della vita quotidiana.

All’interno del progetto educativo sono seguiti anche i bambini, in particolare per quel che riguarda l’inserimento scolastico, attraverso uno stretto rapporto con le insegnanti.

Tra i bambini accolti i questi anni a Casa Nido c’è anche Kazi, arrivato insieme alla sua mamma dal Bangladesh. Leggi la storia di Kazi.

La Tillanzia, una casa per donne e bambini

Giochi alla Tillanzia
Giochi alla Tillanzia

La Tillanzia è una casa di accoglienza per donne sole e bambini, che ha sede nel quartiere di Cimiano a Milano, dove è inserita in un’ampia struttura ristrutturata proprio per realizzare questo progetto di accoglienza.

Nell’ultimo anno alla Tillanzia insieme alle mamme, spesso di giovane età, sono accolti bambini molto piccoli. Questo ha un impatto notevole sul loro percorso di reinserimento sociale, perché queste donne faticano a trovare un’occupazione e a conciliare la cura dei figli con il lavoro.

Per questo, per favorire il percorso verso l’autonomia, le operatrici cercano anche di creare una rete di relazioni con la comunità territoriale. Per esempio, la vicina parrocchia di San Giuseppe dei Morenti ospita i bimbi della Tillanzia per il doposcuola.  

Leggi la storia di Maisa, che alla Tillanzia ha ritrovato la sua infanzia.

La sfida culturale

Oltre a bambini e ragazzi ospiti della Fondazione, la Casa della Carità segue molti minori che vivono in contesti di povertà educativa, attraverso progetti che mirano a combattere la dispersione scolastica e favorire l’inclusione di bambini e ragazzi.

Questi progetti si svolgono in scuole situate in contesti segnati da fragilità sociale e operano su due livelli:

  • Da una parte, ai minori viene offerto un supporto per lo svolgimento dei compiti a casa, oltre che laboratori e attività extra-scolastiche
  • Dall’altra, si lavora con le scuole, attraverso la formazione dei docenti

Solo nel 2022 questi progetti hanno coinvolto 635 studenti e studentesse.

Oggi leggo da protagonista Biblioteca del Confine
Uno dei progetti della Biblioteca del Confine con le scuole del quartiere

Inoltre, da sempre, la Biblioteca del Confine della Casa della Carità organizza diversi progetti con le scuole del quartiere Adriano per promuovere la lettura, lavorando in particolare con bambini dagli 0 ai 6 anni, con gli alunni delle scuole primarie e con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Milano.

Negli scorsi mesi, per esempio, la Biblioteca del Confine ha firmato un “patto di comunità” con quelle realtà del quartiere Adriano che si occupano di minori, in particolari quelli che frequentano le scuole del circolo didattico “G.B. Perasso”, con cui la Casa collabora da anni, per la realizzazione di attività culturali volte all’inclusione sociale e culturale attraverso i libri, con uno sguardo particolare all’accessibilità di bambine e bambine con background migratorio o disabilità.

Scopri i consigli di lettura della Biblioteca del Confine per bambine e bambini. Clicca qui.

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