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Diritto alla residenza: lanciato l’appello “Sei la mia città”

Oltre 80 organizzazioni, tra cui la Casa, lanciano un appello per chiedere a sindaco e giunta una deroga all’articolo 5 della Legge Renzi-Lupi per l’estensione del diritto alla residenza.

Sono oltre 80 le sigle milanesi, tra cui la Casa della Carità, che promuovono l’appello “Sei la mia città” per l’estensione del diritto alla residenza nel capoluogo lombardo. Nell’appello si chiede al Sindaco Beppe Sala e alla Giunta del Comune di Milano una deroga all’articolo 5 della legge Renzi-Lupi, che, escludendo dall’iscrizione anagrafica le persone costrette ad accettare affitti in nero e chi ha occupato abitazioni per necessità, ha condannato alla precarietà una vasta platea di abitanti, che si vedono negati, per esempio:

  • l’iscrizione al sistema sanitario nazionale (SSN) e ai centri per l’impiego
  • il diritto alla previdenza sociale
  • la partecipazione ai bandi per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare
  • il diritto all’assistenza sociale
  • la richiesta di patrocinio a spese dello stato
  • il diritto all’elettorato attivo
  • l’accesso ai servizi territoriali pubblici e privati di welfare

Inoltre, per le persone straniere che vivono in città, che non hanno la residenza o sono iscritte come senza dimora, si registra l’impossibilità o la difficoltà di conseguire il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.

A Roma, Palermo e Torino sono state già approvate deroghe all’articolo 5 della legge Renzi-Lupi e le realtà sociali milanesi pensano sia giunto il momento che anche l’amministrazione comunale di Milano orienti le proprie politiche a una maggiore giustizia sociale, per una città più inclusiva, accessibile e accogliente.

Diritto alla residenza: che cosa chiede l’appello

«Riteniamo che sia arrivato il momento di riconoscere l’iscrizione anagrafica a tutte le persone che abitano stabilmente a Milano, a cui spetta la residenza ordinaria, come previsto dalla Costituzione Italiana. È necessario altresì mantenere, per tutte quelle persone che si trovino effettivamente “senza fissa dimora”, la residenza fittizia per garantire loro, in tempi celeri, tutti i diritti previsti dalla procedura», affermano i promotori.

La campagna “Sei la mia città” racconterà nei prossimi mesi il peso che hanno i diritti negati, attraverso la voce e i volti di persone che abitano a Milano, con un nome e un cognome, una storia, persone che possiamo incontrare tutti i giorni per strada, sui mezzi pubblici, al lavoro, a scuola. 

«Attraverso la campagna vogliamo aprire un dialogo costruttivo e proficuo con le istituzioni locali, per affermare con forza l’idea di una città solidale, insieme a un principio basilare a noi caro: l’inclusione e la coesione sociale passano necessariamente dal riconoscimento dei diritti sociali e civili e non da forme repressive o discriminatorie», affermano ancora. 

“Sei la mia città” nasce come declinazione locale di una campagna promossa dal Social Forum dell’Abitare, la rete nazionale del diritto alla casa, e sull’impulso di ONG e associazioni del territorio che hanno coordinato e stimolato il superamento del quadro normativo sulla residenza, insieme ad Enrico Gargiulo, uno dei massimi esperti del tema, professore dell’Università degli Studi di Bologna, che ha coadiuvato nella stesura dell’appello.

Elenco aderenti (in ordine alfabetico)

  • ABCittà
  • Abitare in Via Padova
  • Abitare Società Cooperativa
  • ActionAid Italia 
  • Agenzia X
  • ALA Milano onlus
  • Ambulatorio Medico Popolare 
  • Amici del Parco Trotter
  • AmmiC – Asociaciòn Mujeres Migrantes en Italia Cristianas
  • Anarres
  • Anolf Milano
  • APIS
  • ARCI Lato B
  • ARCI Milano
  • Artemadia
  • Associazione CeDoCAAD
  • Associazione Comunità Nuova Onlus
  • Associazione Fiorella Ghilardotti
  • Associazione Shukran Somalia Onlus
  • Associazione Todo Cambia
  • AttivaMi
  • Base Gaia Cohousing 
  • B-Cam cooperativa sociale
  • Brigata Basaglia
  • Casa della Carità 
  • Cambio Passo APS-Onlus
  • CGIL Milano
  • Chiediamo Casa 
  • CIG Arcigay Milano
  • CISL Milano
  • cheFare
  • CNCA Lombardia
  • Comin cooperativa sociale
  • Comunitá del Giambellino Cooperativa sociale
  • Comunità di Sant’Egidio Milano
  • CSA Lambretta
  • Dar Casa 
  • Deliverance Milano
  • Emergency ONG Onlus
  • Federsolidarietà Milano e Navigli
  • Fondazione Don Gino Rigoldi
  • Forum Terzo Settore Milano
  • Fridays For Future Milano 
  • Gigaworkers
  • Laboratorio di Quartiere Giambellino Lorenteggio APS
  • La Fabbrica di Olinda
  • I Sentinelli 
  • Ippolita
  • La Mia Parte
  • Legambiente Milano circolo Reteambiente
  • Le Radici e le Ali ODV
  • Libreria Lesmots
  • Link Milano
  • MilanoinMovimento
  • Milano Mediterranea 
  • Mutuo Soccorso Milano APS 
  • Naga ODV 
  • Officina della Produzione
  • Parrocchia San Vito al Giambellino
  • Parrocchia Santo Curato D’Ars
  • Penny Wirton Milano
  • Ponte della Ghisolfa
  • Progetto IO – Immigrazioni e Omosessualità
  • Quasi_Quasi
  • Queering Home
  • Rete della Conoscenza Milano
  • Sai Che Puoi
  • Sbilanciamoci
  • Scomodo
  • Scuola Binari – Centro Filippo Buonarroti
  • Sicet Milano
  • Social Forum dell’Abitare
  • Stare in Transiti
  • SSAW – Support survivors of African War
  • Sunia Milano
  • T12 Lab
  • UIL MILANO
  • Ultima Generazione 
  • Unione degli Universitari Milano
  • Unione Inquilini Milano
  • You Sport

Come sono state applicate le deroghe a Roma, Palermo e Torino

Con la direttiva n. 1/2022 il sindaco di Roma ha stabilito una deroga in presenza di soggetti “meritevoli di tutela” e cioè:

  • le persone che fanno parte di nuclei che sono seguiti dai servizi sociali di Roma Capitale, ovvero in condizione di particolare fragilità e vulnerabilità sociale quali la presenza di disabili, figli minori o persone ultrasessantacinquenni;
  • le persone che fanno parte di nuclei con un reddito inferiore al limite stabilito in applicazione dell’articolo 11 della legge della Regione Lazio 6 agosto 1999, n. 12 e aggiornato con cadenza biennale sulla base della variazione assoluta dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati, da ultimo fissato a 21.190, 14 euro ( determinazione della Regione Lazio n. GR4103 del 24 agosto 2021 );
  • i richiedenti asilo e i titolari di protezione internazionale;
  • le persone che fanno parte di nuclei che si trovano in condizione di precarietà abitativa sotto il profilo delle condizioni igienico-sanitarie, come nel caso dell’assenza di allacciamento ai pubblici servizi essenziali necessari per assicurare il rispetto della dignità della persona nei suoi bisogni quotidiani.

Nel 2024 a Torino, recependo una mozione presentata da alcuni consiglieri e consigliere comunali e l’appello di oltre 130 associazioni, la Giunta ha deliberato:

  • la possibilità di iscrizione anagrafica mediante una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per chi non può dimostrare il possesso regolare di un immobile (purché non sia occupante abusivo) ma ha una dimora abituale sul territorio;
  • l’attivazione di otto Centri Servizi (detti “Stazioni di Posta”) per offrire supporto pratico, tra cui: Assistenza per l’iscrizione anagrafica, accesso ai servizi di segretariato sociale e Distribuzione di beni essenziali;
  • le persone assistite dalle associazioni e gli enti del terzo settore specializzati in materia di accompagnamento all’autonomia abitativa, assistenza alle persone in condizioni di fragilità e tutela dei diritti fondamentali potranno ottenere la residenza presso l’indirizzo dell’associazione;


Per quanto riguarda il diritto all’iscrizione dei cittadini e delle cittadine extra UE, la Delibera stabilisce che in presenza di un’autorizzazione al soggiorno rilasciata dall’Autorità competente, comprovante la regolarità della permanenza sul territorio nazionale, è prassi procedere con l’iscrizione anagrafica in attesa del rilascio del titolo definitivo, la cui richiesta può essere comprovata mediante idonea ricevuta.

A Palermo, una determina sindacale del gennaio 2024, autorizza la deroga automatica ai divieti di iscrizione anagrafica per le persone fragili occupanti di immobili. A beneficiarne, tra gli altri, sono i soggetti «con particolare fragilità e vulnerabilità, per i quali la residenza costituisce requisito essenziale per l’accesso alle prestazioni sociali e i nuclei familiari che hanno necessità di avere una residenza per ottenere misure di sostegno economico».

La determina è rivolta anche a coloro che occupano case prive dei requisiti igienico sanitari e la deroga vale in caso di:

  • presenza di minori
  • persone con disabilità
  • ultrasessantacinquenni
  • nuclei familiari con un reddito annuo inferiore a 13.700 euro
  • persone straniere e richiedenti asilo regolarmente insediati


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