Rivedi l’incontro online “Case della comunità, proviamoci in Lombardia”, promosso dall’Associazione Prima la comunità.
Attivare le “Case della comunità”, vale a dire strutture sociali e sanitarie di prossimità dove
sperimentare interventi adeguati ai nuovi bisogni di salute. Un disegno partecipato, che si basa su
un’alleanza tra tutti i protagonisti della salute e del benessere dei cittadini di una determinata
comunità, per garantire pari dignità a tutte le persone.
Questo il senso dell’incontro “Case della comunità: proviamoci in Lombardia”, che si è svolto giovedì 28 gennaio. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione Prima la comunità, rete nazionale di oltre cento aderenti tra realtà pubbliche, del Terzo settore e singole personalità, costituita intorno all’idea di salute intesa come bene comune.
Al dibattito hanno partecipato, tra gli altri, l’assessora al Welfare e vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti, e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala – che si sono detti concordi nella necessità di un modello socio-sanitario più vicino alle persone – e la sottosegretaria al Ministero della Salute, Sandra Zampa.
Prima la comunità promuove l’istituzione delle Case della comunità come luoghi di promozione
della salute, intesa in termini di prevenzione e di presa in cura della persona. In esse si potrebbero
avviare l’utilizzo di nuovi strumenti, come i budget di salute di comunità, e introdurre nuove figure
professionali, come l’infermiere di comunità.
Le Case della comunità sarebbero presidi di medicina territoriale dove svolgere servizi di prossimità. La Legge 77 del 17 luglio 2020 (articolo 1, comma 4 bis) prevede la sperimentazione di strutture del genere e Prima la comunità è impegnata a diffonderne il modello.
«Per approdare alle Case della comunità – spiega don Virginio Colmegna, presidente di Prima
la comunità – è necessaria anzitutto una rivoluzione culturale, passare cioè dalla sanità alla
salute. Occorre uscire dalle logiche delle prestazioni di mercato e lavorare per compiere
un’alleanza tra le varie istituzioni del territorio, dai Comuni alle Aziende sanitarie, dal mondo del
lavoro a quello della scuola fino alle istituzioni culturali e agli enti del Terzo settore. La comunità,
intesa come il contesto che fonda le relazioni, deve essere il centro di ogni intervento finalizzato al
benessere della persona».
Foto di apertura: Evgeni Tcherkasski su Unsplash