SON promuove un progetto di abitare solidale per persone con disabilità o particolari fragilità. Lo fa nel quartiere dove ha sede la Casa della Carità, con cui condivide il valore dell’accoglienza.

Don Virginio Colmegna, l’associazione Amici Casa della carità e il CeAS – Centro Ambrosiano di Solidarietà sono i soci fondatori dell’Associazione SON-Speranza Oltre Noi, nata nel 2017 dall’iniziativa di alcune famiglie gravitanti nell’orbita della Casa della Carità in quanto volontari, amici o sostenitori della Fondazione.

Famiglie che sono accomunate dalla presenza nel proprio nucleo di persone, più propriamente figli adulti, con disabilità e per le quali si era cominciato a porsi il problema del cosiddetto “Dopo di noi”. (SON non è solo l’acronimo di Speranza oltre noi, ma anche figlio in inglese)

Abitiamo il futuro

L’idea è stata quella di avviare un progetto, chiamato “Abitiamo il futuro”, che realizzasse un vero e proprio villaggio di abitare solidale dove quei figli portatori di disabilità potessero iniziare a sperimentare una propria vita in autonomia pur rimanendo in un contesto famigliare e inseriti dentro un sistema di relazioni con il quartiere e il territorio di riferimento.

È stata individuata l’area di Cascina San Carlo in via Trasimeno, nel Quartiere Adriano, periferia Nordest di Milano, a circa 700 metri dalla Casa della Carità, come luogo dove far nascere il progetto. Dopo anni di lavoro, tra burocrazia e permessi, bonifica dei terreni, cantiere edilizio, pandemia, il 24 ottobre 2022 il centro è stato inaugurato e, da gennaio 2023, ha iniziato a essere operativo.

Si tratta del primo progetto edilizio di nuova costruzione realizzato a Milano, ispirato alla legge del «Dopo di noi» (L. 112/2016). In esso sono stati realizzati tre coppie di appartamenti per ospitare altrettanti nuclei famigliari destinati ai genitori e ai rispettivi figli dove questi ultimi potranno appunto iniziare a sperimentare la propria autonomia.

Un luogo di relazione

Nel villaggio solidale di SON sono previsti ulteriori spazi per l’ospitalità di breve durata rivolta a famiglie con figli disabili, un alloggio per l’accoglienza di situazioni di fragilità e una sala polivalente per momenti culturali e ricreativi.

“Abitiamo il futuro”, infatti, ospiterà anche iniziative e occasioni di incontro con l’obiettivo di costruire relazioni tra le famiglie e il territorio. Già in questi anni l’associazione SON ha proposto diverse attività, da seminari specifici dedicati alla legge del “Dopo di noi” a laboratori con le scuole fino a momenti di riflessione di natura culturale e spirituale oltre a eventi di musica e teatro.

A gennaio 2023 l’associazione, ai fini di una più efficace operatività, si è statutariamente trasformata in Fondazione di partecipazione e ha, tra i propri soci, anche la Fondazione Casa della Carità a ulteriore testimonianza dello stretto legame tra le due realtà.

Ascolta la puntata di “Diario di un giorno. Cronache dal sociale” di Radio24 dedicata a SON.

Nella foto in apertura: alcuni dei residenti di SON