La Società di lettura, grazie ai libri, fa conoscere ragazzi e ragazze con storie e vissuti diversi. Ospiti della Casa della Carità, studenti del liceo Volta e giovani detenuti di San Vittore dialogano con gli autori.
La Biblioteca del Confine propone un percorso dedicato ai giovani ospiti della Casa della Carità, agli studenti del liceo scientifico “Alessandro Volta” di Milano e ai giovani detenuti del reparto penale del carcere di San Vittore. È la “Società di Lettura“, che ha l’obiettivo di mettere in relazione ragazzi e ragazze provenienti da contesti sociali e culturali differenti, attraverso la lettura di un libro.
La collaborazione tra la Casa della Carità e il liceo Volta, che già promuoveva questo tipo di attività, è cominciata nel 2012. La sinergia con la Casa circondariale di San Vittore e l’Associazione Gruppo M. Cuminetti che opera al suo interno, invece, è arrivata in seguito, grazie alla partecipazione della Biblioteca del Confine al progetto Biblioteche in rete a San Vittore.
Leggere e conoscersi
La Società di lettura è strutturata in due fasi. Nel corso di una serie di appuntamenti settimanali, i ragazzi leggono un libro, lo analizzano e, grazie al sostegno degli operatori della Biblioteca del Confine e dei docenti del liceo Volta, fanno emergere le loro riflessioni sui temi che quel libro propone. Inoltre, vengono proposte anche delle attività per conoscersi meglio: pizzate, partite di calcetto, spettacoli di teatro.
Quindi, al termine del percorso, i ragazzi incontrano gli autori dei libri letti e dialogano con loro, nel corso di due eventi: uno pubblico e uno che si svolge nella Biblioteca del reparto giovani adulti del carcere di San Vittore.
Incontrare gli autori
Nelle scorse edizioni, studenti, ospiti della Casa e detenuti hanno affrontato, tra gli altri, testi di Gianni Mura (“Tanti amori”), Fulvio Ervas (“Se ti abbraccio non avere paura”), Concita De Gregorio (“Malamore”), Paolo Di Stefano (“La Catastròfa”), Lello Gurrado (“Fulmine”), Alessandro Gallo (“Andrea torna a settembre”), Camilla Ronzullo (“La misura di tutto”).
L’iniziativa è stata raccontata anche da giornali, radio e testate on line, in particolare sulle pagine milanesi del Corriere della Sera Milano, in una puntata della trasmissione di Radio 24 “Diario di un giorno” e sul sito dell’agenzia SIR.