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Advocacy

Mettiamoci in gioco

Mettiamoci in Gioco è una campagna nazionale nata per sensibilizzare sulle conseguenze sociali, sanitarie ed economiche del gioco d’azzardo. La Casa della Carità, insieme a CeAS, fa parte del coordinamento lombardo dal 2013.

“Mettiamoci in gioco – campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo” è un’iniziativa nata nel 2012 per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del gioco d’azzardo nel nostro paese e sulle sue conseguenze sociali, sanitarie ed economiche, avanzare proposte di regolamentazione del fenomeno, fornire dati e informazioni, catalizzare l’impegno di tanti soggetti che – a livello nazionale e locale – si mobilitano per gli stessi fini. 

La campagna è promossa da una pluralità di soggetti: istituzioni, organizzazioni di terzo settore, associazioni di consumatori, sindacati, tra cui Acli, Anci, Arci, Azione Cattolica Italiana, Cgil, Cisl, Cnca, Gruppo Abele, Libera, Scuola delle Buone Pratiche/Legautonomie-Terre di mezzo, Uil, Uisp. 

Il coordinamento lombardo di Mettiamoci in gioco

Nel 2013, è nato il coordinamento lombardo di Mettiamoci in gioco, cui hanno aderito la Casa della Carità e il CeAS, il Centro Ambrosiano di Solidarietà con cui la nostra Fondazione collabora da tempo. Tra gli altri aderenti vi sono AND-azzardo e nuove dipendenze, Coop. Amenano, Progetto Orthos e Comunità di famiglie Villapizzone, cui vanno aggiunte le sezioni locali delle tante realtà nazionali che avevano già aderito alla campagna.

Milano è la città in cui si è giocato di più nel 2012 (5,7 miliardi di euro) e la spesa pro capite (escluso il gioco on line) vede sul podio ben 2 città lombarde: Pavia al primo posto con 2954 euro e Como al secondo posto con 1924 euro.

Un punto di riferimento regionale

Il Coordinamento lombardo si propone come un punto di riferimento aperto per tutti coloro che intendono attivarsi per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sui gravi rischi connessi alla diffusione del gioco d’azzardo in Lombardia. Nel nostro paese, infatti, questo fenomeno ha assunto una dimensione di massa che non ha quasi eguali al mondo e sono divenute sempre più preoccupanti le ricadute sociali ed economiche a esso associate.

I giocatori in condizione patologica o ad alto rischio di dipendenza sono stimati in circa 800mila e sono in rapido aumento sia i costi per il sistema sanitario, sia il ricorso all’usura e le infiltrazioni mafiose nella gestione dei giochi. La Casa della Carità ha più volte ospitato e sostenuto persone con problemi di gioco d’azzardo patologico e, per questo, ha scelto di impegnarsi in questo ambito con la campagna Mettiamoci in gioco.

Foto in apertura: Jackson Jost on Unsplash

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