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La Casa della carità aderisce all’iniziativa della Fondazione Romanì contro il pregiudizio e per l’inclusione sociale dei giovani rom
“Rispetto per te stesso, rispetto per gli altri e responsabilità per le tue azioni”. È su questi tre concetti che poggia la campagna di comunicazione “Tre Erre”, pensata per andare contro il pregiudizio e dare ai minori rom che vivono in Italia la possibilità di fare conquiste e scoperte.
“Abbiamo aderito a questo progetto – spiega il nostro presidente don Virginio Colmegna – perché accompagna il lavoro concreto che da anni portiamo avanti “nel mezzo”, nelle periferie e nei campi della nostra città. É un tassello che si aggiunge al nostro impegno sociale e culturale che, ogni giorno, mira a costruire condizioni di giustizia sempre più ampie e diffuse”.
Contro il pregiudizio
L’iniziativa è stata realizzata dalla Fondazione Romanì e, come spiega il presidente Nazzareno Guarnieri vuole combattere il pregiudizio, stimolare l’integrazione e promuovere i diritti dei minori rom.
In programma dal novembre 2012 all’autunno 2013, la campagna si è articolata in tre fasi che ricalcano gli obiettivi illustrati da Guarnieri e che, a livello nazionale, hanno visto la realizzazione di spot video e manifesti pubblicitari a tema, a cominciare dal pregiudizio.
Il patrocinio di ANCI e UNAR
Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani e Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali hanno deciso di patrocinare la campagna, mentre, oltre alla nostra fondazione, vi hanno aderito Centro Italiano Formazione e Aggiornamento in Psicologia e Pedagogia, Nova Onlus e FOCUS Casa dei Diritti Sociali. Ciascuna di queste realtà ha proposto, a livello locale, iniziative e incontri per promuovere i contenuti della campagna e diffondere il messaggio delle “Tre Erre”.
La Casa della carità, in particolare, ha organizzato incontri sul territorio, in alcuni luoghi significativi della città di Milano sia dal punto di vista formativo che culturale, ritornando anche sugli importanti dati emersi dalla ricerca promossa nell’ambito del progetto europeo “EU Inclusive”.