Blog - Don Virginio Colmegna

Cultura e formazione contro l’azzardo

I numeri sono impressionanti e la pandemia ha acuito i problemi legati al gioco d’azzardo patologico. Ancora una volta sono decisive cultura e formazione.

Uno degli effetti del confinamento causato dalla pandemia è stato la chiusura delle sale slot. Questo ha comportato una crescita del gioco online. Stando ai dati degli operatori del settore, ad aprile 2020, vi sono stati aumenti fino al 120 per cento per il poker online rispetto a febbraio 2020; mentre tutto il comparto gaming online ha complessivamente raccolto, ad aprile 2020, la somma di 3,3 miliardi di euro.

E questo si inserisce in un panorama come quello italiano che ha visto un aumento esponenziale del gioco d’azzardo: in vent’anni il fatturato del settore è infatti passato dai 19 miliardi del 2000 agli oltre 110 miliardi del 2019, mentre la quota del gioco online, che nel 2015 costituiva il 19 per cento della raccolta complessiva è aumentato al 33 per cento nel 2019.

Inoltre, secondo i dati dell’Osservatorio nazionale presentati nel 2019 al Parlamento, tra gli 8 e i 10 milioni di persone in Italia giocano d’azzardo, mentre 1,3 milioni sono i malati con una vera e propria diagnosi accertata di dipendenza patologica.

Numeri impressionanti su cui si innestato forti le preoccupazioni rispetto al possibile aumento del gioco d’azzardo online illegale e alle infiltrazioni della criminalità organizzata. È notizia di ieri, lunedì 8 giugno, l‘arresto di una decina di boss mafiosi, che avevano ottenuto concessioni governative nel settore e gestivano agenzie di scommesse per un volume di gioco stimato in 100 milioni di euro.

È una realtà drammatica, come più volte richiamato anche da Libera e da tante associazioni del terzo settore oltre che dalla campagna Mettiamoci in gioco. Il contrasto forte alla criminalità organizzata deve cominciare anche da qui perché il gioco d’azzardo crea dipendenze che incidono sulla salute e sulla vita delle persone, molto spesso già fragili, e delle loro famiglie.

In questo periodo di crisi sanitaria ed economica va alzata ulteriormente la guardia. Il campo principale, oltre a quello politico e legislativo, è ancora una volta quello educativo e di rilancio di una cultura diversa. La prevenzione si fa fondamentale perché deve andare a incrociare quel vuoto di senso di vita che fa dilatare la domanda. Abbiamo quindi bisogno di investire molto proprio sul piano formativo anche per evidenziare i legami tra gioco d’azzardo e criminalità organizzata.


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