Tutto ciò che devi sapere sul lascito testamentario: che cos’è, come funziona, i benefici e come donarlo alla Casa della Carità.
Destinare un lascito nel proprio testamento a un’organizzazione non profit come la Fondazione Casa della Carità è un gesto di grande generosità che ti permette di lasciare un segno duraturo nel tempo.
Continua a leggere l’articolo per scoprire cos’è un lascito testamentario, perché è diverso dalle altre tipologie di donazioni e tutto ciò che devi sapere su come farlo.
Che cos’è un lascito testamentario?
Il lascito testamentario è uno strumento previsto dalla legge italiana, che permette a ogni persona di destinare una parte del proprio patrimonio ereditario (la cosiddetta quota disponibile) a favore di organizzazioni non profit. È un gesto di grande generosità che rappresenta una forma di sostegno preziosa per le organizzazioni no profit che ne beneficiano.
Che differenza c’è tra lascito e donazione?
Un lascito testamentario è una disposizione fatta nel testamento che specifica che una parte del proprio patrimonio sarà devoluta a un’organizzazione non profit dopo la propria morte mentre effettuando una donazione si sostengono nell’immediato le attività e i progetti di un ente no profit.
Cosa si può lasciare nel lascito testamentario?
Decidere cosa includere nel tuo lascito testamentario è un passo importante. Puoi scegliere tra una varietà di opzioni che riflettano i tuoi valori e le tue intenzioni. Ecco alcune delle possibilità più comuni che potresti considerare per il tuo lascito:
- Denaro, titoli, azioni, fondi di investimento, polizze vita
- Beni mobili come opere d’arte, gioielli, arredi
- TFR – Trattamento di Fine rapporto
- Beni immobili quali appartamenti, terreni, fabbricati, ecc.
Perché scegliere di fare un lascito testamentario
Perché è l’unico strumento che ti permette di esprimere le tue volontà e di assicurarti che vengano rispettate.
Il testamento è un atto personale, intimo, di grande libertà che possono fare tutti, purché maggiorenni e non interdetti. Il testamento produce i suoi effetti solo dopo la morte ed è sempre possibile modificarlo, annullarlo o sostituirlo.
Pochi sanno che nel caso in cui non vi siano eredi entro il sesto grado di parentela, l’intero patrimonio è totalmente destinabile alla Casa della Carità. Per chi invece ha eredi, una parte del proprio patrimonio rimane nell’ambito familiare, mentre la quota cosiddetta disponibile può essere destinata liberamente.
Questa, denominata quota disponibile, può essere devoluta alla Casa della Carità.
Come fare un lascito testamentario?
Se decidi di fare testamento puoi scegliere di formulare il:
- Testamento olografo. È quello di proprio pugno, su un foglio di carta semplice. Deve essere scritto a mano (e non a computer o altro). È necessario indicare cosa si vuole lasciare e i dati del beneficiario: nome e cognome della persona o nome dell’ente (come la Fondazione Casa della Carità “Angelo Abriani”) possibilmente una residenza o un recapito conosciuto. Deve inoltre contenere nome e cognome del testatore, deve essere dettato e deve essere firmato. Può essere conservato a casa propria o in un luogo sicuro ma, per evitare che dopo la morte sia smarrito, distrutto o alterato, è meglio affidarlo a una persona di fiducia o a un notaio. Un esemplare può essere consegnato anche a una persona di fiducia o alla Casa della Carità, che garantirà la massima riservatezza e che le volontà vengano rispettate e compiute.
- Testamento pubblico. È redatto dal notaio che, raccolte le volontà del testatore, provvede a metterle per iscritto, alla presenza di due testimoni. Una volta sottoscritto dal testatore, dai testimoni e dal notaio, il testamento viene conservato presso la sede del notaio che, appena verrà a conoscenza della morte del testatore, comunicherà l’esistenza del documento agli eredi e ai legatari e provvederà alla pubblicazione del testamento.
- Testamento segreto. È simile a quello olografo, ma viene sigillato e consegnato ad un notaio, alla presenza di due testimoni. In questo caso, solo il testatore conosce il contenuto del documento.
Continua a scrivere la storia della Casa della Carità con un dono nel tuo testamento alla Fondazione
La Casa della Carità è nata grazie a due lasciti: l’eredità morale del Cardinale Carlo Maria Martini e il grande dono nel testamento di un imprenditore, Angelo Abriani. Due uomini uniti dalla caparbia intenzione di creare un luogo per i poveri della città di Milano.
Sostenere la Casa della Carità attraverso il lascito testamentario significa allargare i paletti della”tenda di Abramo”, non soltanto per ospitare più persone, ma per continuare a fare spazio a un futuro segnato dall’ospitalità, dall’amicizia, dalla fraternità, dalla cura del creato.
Con la tua volontà permetterai alla Casa della Carità, luogo di incontro e relazioni, non solo di sopravvivere, ma di crescere! Dando ogni giorno una nuova speranza di vita a chi l’ha persa.