Protagoniste del progetto, sostenuto da Citi Foundation, 5 organizzazioni cittadine, tra cui la Casa, per offrire una soluzione abitativa stabile a 280 persone in 2 anni
La Casa della Carità partecipa al progetto “Casa&Oltre”: un nuovo sistema di housing sociale per offrire una soluzione abitativa stabile a 280 persone in 2 anni. Il progetto è sostenuto dalla Global Innovation Challenge della Citi Foundation e coinvolge 5 organizzazioni milanesi – Fondazione Progetto Arca (capofila), Casa della Carità, Croce Rossa Milano, Fondazione Somaschi e Fondazione IBVA – che mettono a disposizione un team multidisciplinare e lavorano in collaborazione con il Comune di Milano, che ha il compito di supportare la rete di “Casa e oltre” nel monitoraggio delle ospitalità, verificandone l’impatto sociale, in vista della creazione di un nuovo modello scalabile.
«Casa della Carità fin dalla sua apertura si è impegnata per trovare soluzioni di autonomia abitativa per le persone che sono state accolte nelle nostre strutture collettive, quindi per noi è molto importante esserci in questo progetto e contribuire con le competenze e la professionalità che in questi anni abbiamo sviluppato», ha detto durante la conferenza stampa di presentazione il direttore generale della Fondazione Maurizio Azzollini.
Che ha aggiunto: «Questo progetto ha per noi tre aspetti importanti: per prima cosa, consente di fare rete tra diverse organizzazioni che in città si occupano del tema dell’housing e fare rete significa anche condividere buone prassi. Il secondo aspetto è aver coinvolto una fondazione internazionale come City Foundation in un progetto sulla città di Milano. E il terzo aspetto è la sperimentalità, che per noi è fondamentale dal momento che il cardinal Martini ha dato proprio questo compito alla Fondazione: sperimentare buone prassi e attività innovative e in questo progetto stiamo proprio cercando di fare questo, sperimentando una nuova modalità di condivisione sul tema dell’housing in cui ogni organizzazione mette la sua competenza specifica, che contribuisca al progetto di vita delle persone fragili che partecipano al progetto»
“Casa e Oltre”, che cosa prevede il progetto
“Casa e Oltre” prevede l’accoglienza – in una rete di 42 appartamenti sul territorio cittadino – di famiglie in condizione di fragilità sociale ed economica, persone sole o senza dimora e a rischio di emarginazione, con l’obiettivo di accompagnarle a riconquistare l’autonomia abitativa.
La Casa della Carità mette a disposizione 2 appartamenti per un totale di 6 posti, dove singoli e famiglie possono sperimentare una reale inclusione sociale sul territorio. Gli ospiti, intercettati dal Centro d’Ascolto, saranno seguiti da operatrici e operatori di prossimità nell’orientamento ai servizi per eventuali vulnerabilità fisiche o psichiche e supportati in aspetti burocratici, documentali e legali. In presenza di abitanti “senior”, questi potranno offrire supporto ai nuovi arrivati.
L’accoglienza è prevista per un periodo da 6 a 18 mesi, al termine del quale l’appartamento può essere messo a disposizione di un’altra persona o nucleo in difficoltà. In questo tempo, i beneficiari – segnalati dai servizi sociali e dalle associazioni sul territorio tramite canali come i centri di ascolto, i market solidali, le unità di strada – avviano un personale percorso verso la riconquista dell’autonomia abitativa, usufruendo di servizi personalizzati che favoriscono l’integrazione.
Ogni persona accolta seguirà infatti un percorso individuale grazie a un’equipe socioeducativa (con educatori, psicologi, operatori) che aiuta nella gestione della casa, a orientarsi nella burocrazia e nel panorama dei servizi sociali e sanitari sul territorio, nella ricerca di un lavoro e di future soluzioni abitative stabili e accessibili.
La gestione delle persone ospiti da parte delle equipe risulta efficiente grazie anche all’uso della piattaforma digitale TUTTIXTE in cui vengono raccolte e condivise tutte le informazioni utili sugli ospiti e sugli interventi attivati con ciascuno per il raggiungimento dell’autonomia e inclusione sociale.
I partner del progetto
Progetto Arca, mette a disposizione 30 appartamenti e la guida dell’educatore finanziario, figura già attiva nei market solidali della Fondazione per aiutare le persone a fare la spesa in maniera consapevole, gestire il bilancio familiare e assumere un comportamento responsabile nelle spese e nel risparmio.
Croce Rossa Milano partecipa al progetto mettendo a disposizione 4 appartamenti: 2 per adulti senza dimora e 2 per famiglie in emergenza abitativa. Partendo dalle reali possibilità personali e capacità degli ospiti, l’equipe multidisciplinare di professionisti e volontari accompagna gli ospiti in un percorso di crescita condiviso, al cui centro ci sono le relazioni, elemento centrale per costruire autonomia e inclusione, insieme alla capacità di attivare le reti e a uno sguardo integrato sul bisogno.
Fondazione Somaschi all’interno del progetto mette a disposizione un operatore di housing sociale ha il ruolo di career coach e job trainer, accompagnando il percorso di crescita personale e professionale di ogni ospite allo scopo di favorire l’inserimento sociale e lavorativo. Le attività si rivolgono nello specifico a persone con dipendenze.
Fondazione IBVA mette a disposizione 5 appartamenti per l’accoglienza di nuclei familiari in emergenza abitativa e in grave stato di fragilità socioeconomica, con l’obiettivo di dar loro non solo una casa in cui stare, ma anche di accompagnarli in un percorso di ritorno all’autonomia.