Nel 2012 la Casa aveva fatto un viaggio-pellegrinaggio in Terra Santa, incontrando persone, religiosi, attivisti e organizzazioni che ogni giorno lavorano per la pace e la riconciliazione tra israeliani e palestinesi.
A ottobre 2012 la Casa della Carità ha trascorso cinque giorni in Terra Santa, per fare esperienza di cosa significa “stare nel mezzo” anche in un contesto tanto difficile come quello israelo-palestinese. Quel viaggio-pellegrinaggio fu organizzato per ricordare il cardinale Carlo Maria Martini, che in quei luoghi si era trasferito dopo aver lasciato Milano e dove la Casa gli aveva fatto visita nel 2005.
Quando lo incontrammo nel 2005, Martini ci invitò a essere costruttori di ponti, esortandoci a favorire l’incontro con l’altro, avendo sempre come orizzonte la riconciliazione e la pace. Avevamo quindi incontrato persone, religiosi, attivisti e organizzazioni che ci hanno insegnato come, da Gerusalemme, si possa intercedere per la pace tra Israele e Palestina.
Tra gli incontri che avevamo fatto, c’erano stati quelli con l’associazione Parents Circle e il villaggio di Neve Shalom – Wahat as-Salam. Nel contesto di guerra e scontro che si è riacceso in Terra Santa, vogliamo raccontare queste due esperienze che quotidianamente lavorano per il dialogo e la riconciliazione tra israeliani e palestinesi.
Parents Circle
Il Parents Circle – Families Forum (PCFF) è un’organizzazione congiunta israelo-palestinese di cui fanno parte oltre 600 famiglie che hanno perso un familiare stretto a causa del conflitto tra Israele e Palestina.
L’organizzazione fu creata nel 1995 da Yitzhak Frankenthal, il cui figlio Arik era stato rapito e ucciso nel 1994 da Hamas, insieme ad altre famiglie israeliane in lutto.
Nel 1998 il gruppo ha tenuto i suoi primi incontri con le famiglie palestinesi a Gaza; tuttavia, questa connessione fu interrotta a seguito della Seconda Intifada. Nel 2000, il PCFF è riuscito a ristabilire il suo legame con le famiglie palestinesi, incorporando famiglie della Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est
Il PCFF opera secondo il principio secondo cui un processo di riconciliazione è un prerequisito per raggiungere una pace duratura. L’organizzazione utilizza quindi tutte le risorse disponibili nell’istruzione, negli incontri pubblici e nei media, per diffondere queste idee.
Scopri di più: www.theparentscircle.org
Neve Shalom – Wahat as-Salam
Neve Shalom Wahat al-Salam (NSWAS) è un villaggio cooperativo nel quale vivono insieme ebrei e palestinesi, tutti di cittadinanza israeliana. Equidistante da Gerusalemme e da Tel Aviv, il villaggio fu fondato nel 1972, dal padre domenicano Bruno Hussar, ebreo divenuto cristiano, e Anne Le Meignen. Il nome, che significa “Oasi di pace”, deriva da uno dei libri di Isaia (32,18): “Il mio popolo abiterà in un’oasi di pace”.
Nel 1977 vi si insediò la prima famiglia. Nel 1999 le famiglie residenti erano 30; oggi sono circa 80 e altre nuove famiglie vi stanno costruendo le loro case.
I membri di Nevé Shalom – Wahat al-Salam dimostrano in modo tangibile che ebrei e palestinesi possono coesistere quando diano vita, assieme, a una comunità basata sull’accettazione, il rispetto reciproco e la cooperazione. Gestito in modo democratico, il villaggio è di proprietà dei suoi stessi abitanti e non è affiliato ad alcun partito o movimento politico.
Accettazione reciproca, bilinguismo (pari dignità viene data a entrambe le lingue, ebraico e arabo), dialogo interreligioso, rispetto durante la vita di tutti i giorni sono i “pilastri” che fondano la vita di NSWAS.
Scopri di più: www.oasidipace.org
[L’immagine di apertura è tratta dal sito dell’Associazione Italiana Amici di Neve Shalom Wahat al-Salam]
