Obiettivo dell’iniziativa “Diversə? Variegatə!”, che ha ottenuto il contributo del Municipio 4, è parlare di salute mentale andando oltre la discriminazione e lo stigma. Si comincia lunedì 28 novembre alle 17.30, nella Parrocchia di Sant’Eugenio (via del Turchino 9) nel quartiere Molise-Calvairate.
Milano, 26 novembre 2022 – Parlare di salute mentale, andando oltre la discriminazione e lo stigma. È questo l’obiettivo del progetto “Diversə? Variegatə!”, promosso dalla Casa della Carità, con il contributo del Municipio 4 del Comune di Milano, che si concretizzerà in tre incontri nel quartiere Molise-Calvairate.
Gli incontri si svolgeranno: lunedì 28 novembre alle 17.30, nella Parrocchia di Sant’Eugenio (via del Turchino 9); lunedì 12 dicembre alle 17.30, nel Centro Anziani di viale Molise 17 e lunedì 19 dicembre alle 16.00, presso Cascina Colombè (via Bonfadini 15, Parco Alessandrini).
Parlare di salute mentale perché?
«Siamo diverse e diversi o semplicemente variegate e variegati? Perché non provare a parlarne insieme? Un momento per incontrarsi e capire insieme quanto stigma e discriminazione possano influire negativamente sulla vita di ognuno di noi, intrappolandoci in immagini e ruoli che qualcun altro ci assegna sulla base di pregiudizio, paura, non conoscenza. A partire dal concetto di vulnerabilità, che come un filo rosso unisce ognuno di noi, nessuna e nessuno esente (una volta tanto…), si proverà ad esplorare la sofferenza e il dolore che l’esclusione comporta, per approdare a strumenti che ci consentano di trovare nuove vie possibili, una maggiore integrazione e accoglienza reciproca», spiegano gli operatori della Casa della Carità che hanno pensato e porteranno avanti l’iniziativa sul territorio del Municipio 4.
Qui, da 20 anni, la Casa della Carità porta avanti un intervento di sostegno all’abitare autonomo di persone con problemi di salute mentale, attraverso un luogo di incontro, la cui porta è aperta a tutte quelle persone che, pur avendo un disagio, esprimono il desiderio di incontrarsi, di trovare un luogo in cui essere accolte, ascoltate e condividere momenti di socialità.
In questo spazio la Casa della Carità propone un modello di riabilitazione che va oltre l’intervento sanitario, ma coinvolge e aggrega gli utenti intorno a progetti comuni – la realizzazione di un prodotto artistico, la scrittura e la realizzazione di un film, la creazione di una coreografia – che oltre a generare benessere per le persone coinvolte aiutano a sconfiggere stigma e pregiudizi che ancora toccano la salute mentale.