Sabato 5 novembre 2022 è stato inaugurato il nuovo murales simbolo dell’accoglienza per chi frequenta i servizi diurni della Fondazione, nel corso di un pomeriggio di festa aperto a tutti.
Sabato 5 novembre 2022 è stato inaugurato, nel corso di una grande festa aperta a tutti, il nuovo dipinto murale che accoglierà chi entra alla Casa della Carità dalla nuova porta di ingresso della sede di via Brambilla, dedicata a chi accede ai servizi diurni della Fondazione.
Come nasce il murales
«Siamo partite dall’esigenza di creare uno spazio di ingresso che potesse accogliere come un abbraccio chi accede a servizi quali docce, guardaroba e sportelli; allo stesso tempo, volevamo che questo fosse un luogo conviviale anche per chi abita la Casa di sera», spiegano Serena Pagani e Monica Vitali, operatrici di MigraArte, i laboratori creativi e di socializzazione della Casa della Carità, e curatrici del progetto.
E aggiungono: «Abbiamo quindi pensato, ispirandoci a quella di Lampedusa, di dare vita a una nostra “porta dell’accoglienza”, realizzando un murales che fosse il più possibile rappresentativo delle varie anime della Casa. E abbiamo deciso di affidarci all’artista senegalese Mor Talla Seck».
Nel pensiero e nella realizzazione dell’opera sono stati coinvolti ospiti, operatori e volontari della Fondazione.
Il significato di questa nuova porta
«L’idea è stata quella di usare tutti i linguaggi per rispettare la diversità di ciascuno, perché ogni persona è diversa: alcuni possono leggere e se uno legge “benvenuto” nella sua lingua, si sente sollevato e pensa “qui mi capiscono”. Invece altri magari sono analfabeti, ma possono riconoscere i tanti simboli disseminati nel murales. Ogni parola scritta, ogni forma e colore sono stati pensati per mostrare allegria e dare il benvenuto», spiega Mor Talla Seck.
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Leggi l’intervista di Vita Non Profit a Mor Talla Seck. Clicca qui.